Dana ed Elena, due impavide viaggiatrici solitarie.

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Come spesso accade, quando navigo in rete finisco nei meandri di qualche gruppo di viaggio e, quasi per caso, mi sono imbattuto nella storia di due impavide viaggiatrici solitarieDana ed Elena. Oggi, per la rubrica #STORIEINCREDIBILI.

Non sono due semplici ragazze che viaggiano, sono due persone che hanno fatto una scelta di vita tanto semplice quanto drastica. Hanno scelto di fare quello che realmente vogliono: Viaggiare in solitaria.

Mettere al primo posto i propri sogni non è sempre facile, soprattutto, al giorno d’oggi che siamo quotidianamente vittime, dirette e/o indirette, di preconcetti e paure infondate.

La determinazione e l’esperienza sul campo di queste ragazze, hanno contribuito alla creazione di un vero e proprio network dedicato alle donne in viaggio o aspiranti tali: il progetto si chiama viaggiodasolaperche.com

Il progetto viaggiodasolaperchè è molto ambizioso, infatti, è dedicato interamente alle viaggiatrici in solitaria con il nobile scopo di motivare e spronare tutte le donne che vogliono fare un viaggio sole ma ancora non se la sentono. Quando sono venuto a conoscenza del loro progetto, mi sono sentito in obbligo di fare da megafono a per arrivare a più persone possibile.

Spesso i limiti sono esclusivamente dentro di noi imposti da noi stessi ma, quando siamo circondati da esperienze altrui positive il nostro animo diventa propositivo e siamo più spronati ad agire.

Detto questo, non ti resta che proseguire la lettura e conoscere queste due personalità curiose.

LE #STORIEINCREDIBILI DI DANA ED ELENA

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1. PRESENTATEVI BREVEMENTE

DanaMi chiamo Dana, ho 29 anni e sono di Torino, anzi, di una zona del Piemonte che si chiama Canavese. Sono una progettista grafica freelance per il web e lavoro spesso anche durante i miei viaggi, perché mi bastano il computer e una connessione internet. La mia è una professione creativa, mi lascio sempre ispirare da ogni viaggio per aggiungere creatività al mio lavoro.

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Elena Mi chiamo Elena e ho trent’anni. Sono nata e cresciuta a Chivasso e mi sono poi trasferita a Torino, dove ho vissuto per molti anni prima di iniziare la mia vita da nomade, più di due anni fa. Sono una persona poliedrica e con molti interessi. Laureata in Culture Moderne Comparate, negli anni ho fatto diversi tipi di lavori ma, soprattutto, l’educatrice e la coordinatrice di team di educatori. Quando sono viaggio faccio i lavori che riesco a trovare, imparando così sempre qualcosa di nuovo e fornendomi nuovi stimoli. Mi interesso molto alle discipline olistiche e alla ricerca filosofico-spirituale e amo scrivere.
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2. COME MAI LA SCELTA DI VIAGGIARE DA SOLE?

DanaDana: Ho sempre avuto il desiderio di farlo, sopratutto in quei momenti frustranti in cui non riuscivo a trovare nessuno che volesse organizzare un viaggio insieme a me. Dopo averlo fatto la prima volta ho capito che viaggiare da sola mi da l’opportunità di confrontarmi con me stessa e di rendermi conto delle mie capacità oltre a darmi la possibilità di incontrare moltissime persone.

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Elena Elena: Il viaggio in solitaria è per me un modo per poter esprimere e vivere la mia libertà, per conoscermi sempre meglio ed evolvere, per penetrare il mondo. Viaggiando da sola ho iniziato a concedermi la possibilità di vivere i miei sogni.  
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3. CHE VALORE HA PER VOI VIAGGIARE IN SOLITARIA?

DanaDana: Sono una persona molto riflessiva e introspettiva, viaggiare da sola per me vuol dire approfondire la conoscenza di me stessa e di conseguenza del rapporto che ho con gli altri e il mondo esterno. In campo pratico, vuol dire anche avere pieno controllo delle mie scelte, sia per quanto riguarda l’organizzazione del viaggio, sia per la scelta della meta e dell’itinerario.

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Elena Elena: Trovo che viaggiare da soli apra più possibilità che spaziano da una maggiore disponibilità all’incontro con gli altri fino a una ritrovata capacità di provare meraviglia di fronte alla vita, complice un ritmo di vita più sano in quanto più tarato sui propri bisogni e desideri. Offre, in sostanza, l’opportunità di dedicarsi dei momenti di qualità, profondità e autenticità.
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4. QUANTO INFLUENZA ESSERE UNA DONNA QUANDO SI VIAGGIA?

DanaDana: Dipende dal contesto, io personalmente non mi sono mai trovata nella situazione di dover difendere o spiegare la mia posizione. In Italia vedo però ancora scetticismo nei confronti delle donne che viaggiano da sole, perché ancora troppo spesso considerate vulnerabili e indifese, quasi inermi di fronte alle difficoltà.

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Elena Elena: Influenza tanto quanto essere una donna nel resto della propria vita. Intendo dire che è una specificità, tanto quanto qualunque altra, che caratterizza l’individuo e, a seconda di quest’ultimo e del contesto in cui si trova, avrà maggiore o minore rilevanza. Credo che sia necessario essere le prime ad uscire da gabbie culturali che ci imprigionano – e da cui ci lasciamo imprigionare – e generalizzano. D’altra parte che cosa significa essere donna? Non credo ci sia una risposta univoca, ogni donna è diversa.
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5. LE PRINCIPALI DIFFICOLTÀ CHE RISCONTRATE DURANTE UN TIPICO VIAGGIO IN SOLITARIA?

DanaDana: Le ossessive domande pre-partenza di amici e parenti. Scherzi a parte, l’intraprendenza non mi fa vedere le difficoltà come tali, più che altro sono cose da risolvere da sola piuttosto che con un compagno di viaggio. Quindi in realtà dal lato pratico non saprei, mentre invece dal lato emotivo direi la solitudine forzata che devo affrontare all’arrivo in un posto nuovo, ma poi passa tutto appena metto il naso fuori dall’ostello.

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Elena Elena: Il tentativo di trovare un equilibrio tra i miei vari desideri: voglia di continuare a viaggiare ma anche di rivedere alcune persone care, senso del dovere anche nei confronti della mia famiglia (sono figlia unica perciò ci tengo ad andare a trovare i miei genitori e nonni tra un viaggio e l’altro), richiamo verso stimoli diversi (città vs. campagna, Occidente vs. Oriente ecc.).
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6. UN FATTO CHE SUCCESSO CHE NON POTETE PROPRIO DIMENTICARE?

Elena Elena: Oh, sono così tanti che proprio non posso scegliere. Molti ricordi sono legati a incontri con persone che, da perfette sconosciute, sono diventate in poco tempo anime a me care. Il viaggio apre i cuori. E poi ho vivide memorie di una sensazione di enorme vicinanza con la natura, la Terra, una lucida consapevolezza di essere parte del Tutto.

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DanaDana: Non ce n’è uno in particolare. I miei ricordi più belli però sono legati a persone sconosciute che mi hanno offerto una mano in un momento di difficoltà emotiva oppure che hanno visto e apprezzato di me qualità che neanche io ero mai riuscita a vedere.
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7. IN VIAGGIO, VI APPOGGIATE A QUALCHE SITO O SOCIAL PARTICOLARE PER FARE CONOSCENZA?

DanaDana: No, alloggio spesso in ostello ed è lì che faccio conoscenza, molto spesso sono le cucine e le aree comuni le galeotte di nuove amicizie.    

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Elena Elena: Dipende da dove sono e quanto sto via. Di solito mi affido semplicemente a ciò che capita e alla mia capacità di fare facilmente amicizia, ma mi piace anche il Couchsurfing, soprattutto quando sono in grandi città, è un bel modo per vivere di più la realtà locale.
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8. COSA CONSIGLIERESTI A UNA RAGAZZA CHE VUOLE FARE UN VIAGGIO DA SOLA MA ANCORA NON SE LA SENTE?

Dana Le consiglierei di partire per gradi, di fare tutto secondo i suoi ritmi. Non c’è bisogno di strafare, altrimenti un viaggio in solitaria che promette di essere bellissimo potrebbe trasformarsi in un incubo. Alle ragazze alle prime armi mi sento di dire “fate ciò che vi sentite di fare e fatelo solo per voi e per nessun altro”.

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Elena Elena: Le consiglierei di parlarne con persone che lo abbiano già fatto e che, quindi, possano realmente comprendere i suoi desideri ma anche le sue paure. E’ importante avere la testimonianza che i nostri desideri si possano realmente realizzare, conoscere qualcuno che lo faccia davvero ha un impatto interiore diverso che immaginarlo e basta. E poi le consiglierei di procedere per gradi, di iniziare da un viaggio breve e vicino, in una meta che la attiri ma non la spaventi.
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9. VIAGGI. IN BASE A COSA SCEGLIETE LE METE E OGNI QUANTO SPESSO VIAGGIATE?

DanaDana: Per adesso vado dove mi porta il low-cost, quindi scelgo sempre l’Europa, ma da poco ho fatto il passaporto e non credo che mancherà molto per un viaggio oltreoceano. Non mi sento una nomade, non sento esattamente il “bisogno” di spostarmi, ma curiosità e inquietudine fanno parte di me e viaggiare è il mio modo per soddisfare queste due peculiarità.

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Elena Elena: Viaggio dove la vita mi porta: è un mix di desideri, stimoli che sento di voler ricevere e/o offrire e condizioni esterne. Viaggio tanto, davvero tanto e, anzi, ormai, più che una viaggiatrice, posso dire di essere diventata una nomade a tutti gli effetti: casa è là dove dormo e questo cambia molto spesso.
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10. VIAGGIODASOLAPERCHE’, RACCONTATECI IL VOSTRO PROGETTO.

logo_header_250px Viaggiodasolaperché è un progetto che si muove su molti livelli: gruppo e pagina Facebook, sito internet, blog e network. L’idea è quella di creare una rete sempre più vasta di viaggiatrici o aspiranti tali, di offrire informazioni, supporto o anche solo due chiacchiere. Parlare del viaggio in solitaria è solo uno dei modi, il nostro in questo caso, per arrivare a qualcosa di più: capacità di autodeterminazione, sviluppo della capacità di trasformare aspirazioni in realtà, collaborazione, solidarietà, empatia, ascolto e attenzione. Viaggiare apre la mente e il cuore e noi, nel nostro piccolo, cerchiamo di portare l’attenzione a questo e ci aggiungiamo l’ingrediente della condivisione perché viaggiare da sole non significa essere sole.

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COME CONTATTARVI?

Sito: www.viaggiodasolaperche.com email: contact@viaggiodasolaperche.com Per le viaggiatrici che vogliono mandarci la loro storia: storie@viaggiodasolaperche.com Pagina FB: www.facebook.com/viaggiodasolaperche

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